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Pur essendo uno dei più grandi fotografi della sua generazione, Martin Parr non ama molto parlare del suo lavoro. Eppure in questo dialogo con Quentin Bajac il fotografo inglese spiega i meccanismi che sottendono il suo modo di vivere la fotografia: uno sguardo sociale, al contempo ironico ed empatico, sulla classe media e sulla classe operaia, sulle abitudini e sul tempo libero della società dei consumi. Nell'intervista il grande fotografo racconta la sua giovinezza e la sua formazione al Manchester Polytechnic, le polemiche sollevate dalle sue fotografie all'interno della società inglese degli anni Ottanta, la sua particolare posizione di autore a metà fra il reportage (come fotografo Magnum), l'arte e l'editoria, il suo modo di riflettere sull'evoluzione del mondo contemporaneo, ma anche le tante sfaccettature del suo lavoro: il Martin Parr storico, editore, il curatore di mostre e il collezionista. Se la globalizzazione, uno dei suoi temi preferiti, porta a un certo disincanto nei confronti della realtà contemporanea, le immagini di Martin Parr restano profondamente umane, rimangono impresse nella memoria e ci permettono di vedere il mondo con uno sguardo diverso.